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      A Mukdeesha (latitudine 2°1’ nord) si disse51 che «il porto è formato da un lungo banco estendentesi all’est sopra una lunghezza di 4 a 5 miglia, nell’interno del quale trovasi un canale stretto, il quale contiene da 10 a 12 piedi d’acqua durante le basse maree di primavera»; esso si trova alla distanza di un quarto di miglio dalla riva. Da un’altra parte, nel piano di Mombas (lat. 4° sud), si vede un banco estendersi sopra una lunghezza di 36 miglia, alla distanza variabile da un mezzo miglio a un miglio e un quarto dalla riva; nell’interno vi è un canale navigabile «per i canotti e le piccole barche», il quale è profondo da 6 a 15 piedi: al difuori del banco la profondità è di circa 30 tese, alla distanza approssimativa di mezzo miglio. Una porzione di questo banco è molto simmetrica e possiede una larghezza uniforme di 200 yards.
      La costa del Brasile in parecchi punti è orlata da banchi. Alcuni fra questi non sono formati di corallo; per es. quelli che sono situati presso Bahia e di fronte a Pernambuco; ma ad alcune miglia a sud di quest’ultima città il banco52 costeggia così esattamente i contorni della riva che io posso difficilmente ammettere che non sia di corallo. Esso corre alla distanza di tre quarti di miglio dalla terra ed all’interno la profondità è di 10 a 15 piedi. Un intelligente pilota mi assicura che presso Porto di Francia e Porto Maceio, la parte esterna del banco è formata di corallo vivo e la parte interna di pietra bianca, piena di grandi cavità irregolari, le quali comunicano col mare.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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