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      Il fondo del mare davanti alla costa del Brasile, discende gradatamente fino a circa 30 e 40 tese, ad una distanza di 9 a 10 leghe circa dalla terra.
      Dalla descrizione che venne data possiamo concludere, che le dimensioni e la struttura delle scogliere frangenti dipendono intieramente dall’inclinazione più o meno grande del pendìo sottomarino e dal fatto che i polipi, che costruiscono i banchi, non possono vivere che a profondità limitate. Ne risulta che nei luoghi ove il mare è assai poco profondo, come nel Golfo Persico, e sopra certi punti di est dell’Arcipelago Indiano, i banchi perdono il loro carattere di essere frangianti e sembrano delle produzioni isolate, disseminate irregolarmente e di estensione spesso considerevole. Siccome le condizioni d’esistenza sono meno favorevoli sotto parecchi rapporti, sull’orlo interno di questi massi, l’accrescimento del corallo è maggiore sull’orlo esterno; ciò che fa sì che i banchi sieno generalmente più elevati e più perfetti sulla periferia che nel centro. Di più (circostanza che non deve essere trascurata), questi banchi ricordano talvolta nel loro aspetto gli atoll; ma siccome essi stanno sopra una base poco profonda e siccome il loro spazio centrale è molto meno profondo e la loro forma meno bene definita, si vede facilmente che la somiglianza non è che superficiale. D’altra parte allorchè in un mare profondo si sono accumulati dei banchi di sedimento intorno a delle isole o roccie sommerse e vengono orlate da banchi, si distinguono difficilmente dalle barriere circondanti o dagli atoll.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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