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      Anche se si ammettesse senza la minima prova che i coralli, i quali fabbricano i banchi possano crescere alla profondità di 100 tese, tale supposizione non diminuirebbe che di poco il valore dell’argomento precedente; giacchè è cosa assai inverosimile che nei numerosi grandi spazi largamente separati, qui sopra designati, un numero pure considerevole di montagne sottomarine, corrispondenti ad altrettante isole basse, si elevino tutte a 600 piedi al disopra della superficie del mare, senza che nessuna sorpassi questo livello, ed in modo da presentare ovunque la medesima altezza, entro limiti variabili fra cento e duecento piedi. Questa supposizione è talmente improbabile che noi siamo portati a ritenere che le fondamenta rocciose dei numerosi atoll non si sieno mai trovate, in nessuna epoca, coperte tutte contemporaneamente da uno strato d’acqua di alcune tese di spessore, ma ch’esse sieno state portate al livello voluto, alcune in un periodo, altre in altro periodo da movimenti della crosta terrestre. Tuttavia, questo stato di cose non è stato prodotto per sollevamento; giacchè l’ammettere che punti così numerosi e lontani gli uni dagli altri sieno stati sollevati successivamente ad un certo livello, in guisa che nessuno lo sorpassasse, è cosa così improbabile quanto l’ipotesi precedente; ed infatti le due supposizioni differiscono di poco. Verrà forse alla mente di quelli che hanno letto la memoria di Ehrenberg, sui banchi del mar Rosso, che in queste grandi aree, numerosi punti possono essere stati sollevati, ma che ben presto dopo il loro sollevamento, le parti sporgenti sono state asportate dall’azione distruttiva delle onde: tuttavia, un momento di riflessione sulla forma del bacino degli atoll mostrerà che ciò è impossibile; giacchè l’isola che risulterebbe da questa usura, durante il movimento di ascensione, presenterebbe la forma d’un disco piatto che potrebbe coprirsi di corallo, e non una superficie profondamente concava; di più potremo attenderci di vedere, almeno in alcuni siti, la base rocciosa che serve di fondamento raggiungere la superficie.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





Ehrenberg Rosso