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      La presenza dei continenti mostra che gli spazî che furono sollevati sono immensi. Relativamente all’America del Sud, noi abbiamo prove certe per ritenere che questo sollevamento sia in via di progresso od abbia avuto luogo affatto di recente, e abbiamo ragione di ritenere che sia così per le rive ovest dell’oceano Indiano. Si può dedurre con sicurezza, secondo la nostra teoria, che gli spazî, i quali si sono recentemente abbassati sono pure immensi; oppure se si giudica dai terremoti che si sentono ora accidentalmente e da altri fatti, si può dire che si abbassano ancora. Non si deve perdere di vista la grande riduzione della scala della nostra carta, ogni pollice quadrato della medesima rappresenta una superficie di 810,000 miglia quadrate. Se consideriamo lo spazio d’oceano compreso fra l’estremità sud del Basso Arcipelago e l’estremità nord dell’arcipelago Marshall, – una lunghezza di 4500 miglia – vediamo che ogni isola, per quanto è conosciuta, eccettuata Metia, ha la forma di un atoll. La nostra carta è limitata all’est ed all’ovest da continenti che sono in periodo di sollevamento, mentre che gli spazî centrali dei grandi oceani Pacifico ed Indiano s’abbassano per la maggior parte; fra essi, al nord dell’Australia, si trova la terra più sminuzzata del globo, giacchè vi si vedono le parti che si elevano, circondate ed attraversate da spazî che si abbassano;158 di guisa che i movimenti dominanti, attualmente in progresso, sembrano concordare colle grandi divisioni terrestri e oceaniche del globo.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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