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      La maggior parte delle isole sono montuose e circondate da banchi, trovandosi ad una grande distanza dalla costa, la quale è circondata da un mare che sembra profondo. L’Astrolabe praticò dei sondaggi in parecchie località a circa un miglio dai banchi e a 90 tese non toccò fondo. È evidente che il mare è profondo all’interno della maggior parte dei banchi circondanti, come infatti me lo assicura Dillon. Oltre le alte isole circondate vi hanno dei numerosi banchi in forma d’atoll; è per questa ragione che l’intero gruppo è stato colorato completamente in blu. Nella parte sud-est si trova Batoa o isola Turtle di Cook (Secondo viaggio, vol. II, pag. 23 e carta; 4a ediz.); essa è circondata da un banco di corallo «il quale in qualche sito si estende per due miglia lontano dalle rive»; all’interno del banco il mare sembra profondo e al di fuori non pare scandagliabile; colorata in blu pallido. Alla distanza di alcune miglia il capitano Cook (ibid., p. 24) trovò un banco di corallo circolare di 4 a 5 leghe di circuito, il quale conteneva dell’acqua profonda; «insomma il banco non mancava che di alcuni piccoli isolotti per renderlo perfettamente simile ad una delle isole per metà sommerse, già ripetutamente ricordate», cioè a dire a degli atoll. Al sud di Batoa, si trova l’altra isola di Ono, che nell’Atlante di Bellinghausen sembra circondata, come lo sono pure alcune altre piccole isole al sud; colorata in blu pallido. Nelle vicinanze di Ono vi è un banco annulare affatto identico a quello descritto nelle opere del capitano Cook; colorato in blu carico.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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