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      La riva, meno in qualche località, è frangiata di banchi di corallo. L’acqua è generalmente assai profonda presso alle coste; ma questo fatto, che ha richiamato l’attenzione di parecchi viaggiatori, non sembra avere dei rapporti necessari colla presenza di banchi; giacchè il capitano Moresby osservò che alla latit. N. di 24°10’ sul lato est vi è una parte della costa, bagnata da un mare assai profondo, che non possiede nessun banco e che non differisce sotto alcun rapporto dal corso ordinario della costa. La caratteristica più notevole nel mar Rosso è la catena di banchi sommersi, banchi ed isole, che si trovano ad una certa distanza dalla riva, principalmente al lato est; lo spazio interno è abbastanza profondo per permettere una sicura navigazione ai piccoli vascelli. I banchi sono generalmente di forma ovale e di alcune miglia di larghezza; ma alcuni di essi sono assai lunghi in proporzione della loro larghezza. Il capitano Moresby mi assicura ch’essi appariscono ancora molto più allungati a chi non abbia fatto dei rilievi, di quello che non lo sieno in realtà. Molti di essi raggiungono la superficie, ma il maggior numero si trova sommerso da 5 a 30 tese con appiombo irregolare. Sono formati di sabbia e di corallo vivo; quest’ultimo, nella maggior parte dei casi, secondo il capitano Moresby, copre la più gran parte della loro superficie. Si estendono parallelamente alla riva e sono di sovente uniti al continente da piccoli banchi trasversali. Il mare che li bagna è di solito molto profondo, come in prossimità della massima parte delle coste del continente; ma non è sempre così, giacchè alla latit.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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