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      È quasi certo che la loro forma non può essere attribuita all’accrescimento del corallo. I banchi della costa est del mar Rosso, almeno il numero maggiore, sembrano avere un’origine circa simile, qualunque sia la causa che li ha prodotti, a quella degli arcipelaghi Dhalac e Farsan. Mi sono fatto questo concetto dalla loro somiglianza nella configurazione (e come prova in appoggio posso citare un banco che si trova sulla costa est a 22° di lat. N.) e dalla similitudine di composizione. Però la profondità dell’acqua all’interno dei banchi che si trovano al nord della latitudine di 17° è ordinariamente maggiore, ed i loro fianchi esterni hanno un pendìo più scosceso (circostanze che sembrano collegarsi) che negli arcipelaghi Dhalac e Farsan; ma questa differenza può essere stata causata da un’azione più forte delle correnti durante la loro formazione; inoltre, la maggior ricchezza di corallo vivente sui banchi nord tende a dar loro degli orli più scoscesi.
      Questa descrizione, quantunque breve ed imperfetta, ci mostra che la grande catena di banchi che si trova sulla costa est del mar Rosso e sulla costa ovest della parte sud, differisce notevolmente dalle vere barriere che sono completamente formate dall’accrescimento di corallo. Ehrenberg conchiude pure (Ueber die Natur, ecc., p. 45 e 51) che questi banchi debbono la loro origine, in modo affatto secondario, all’accrescimento del corallo. Egli osserva che se le isole che stanno di fronte alla costa di Norvegia fossero state asportate fino al livello del mare e semplicemente rivestite di corallo vivente, presenterebbero un aspetto quasi simile.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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