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      Tuttavia non posso credere che i piccoli banchi, isolati, in forma di falcetta, come pure quelli grandi, quasi dritti, assai stretti e bagnati dall’acqua profondissima, possano essere stati formati da coralli che avrebbero semplicemente rivestito dei depositi di sedimento o le superficie dilavate di isole di forme irregolari. Sembra più probabile che le fondamenta di questi banchi si sieno abbassate e che i coralli, durante il loro accrescimento in alto, abbiano dato loro la forma che hanno oggi. Si è per questa ragione che ho colorato questa parte in azzurro, quantunque con molta esitazione.
      Costa ovest da 22 a 24 gradi di latitudine N. – Questa parte della costa (al nord dello spazio colorato in azzurro sulla carta) è fronteggiata da un banco che discende con pendìo irregolare fino alla profondità di 10 a 30 tese; su questo banco si sono formati dei numerosi piccoli banchi, di cui alcuni affettano le forme più singolari. Parecchi di essi possono essere stati formati dall’accrescimento del corallo sopra dei piccoli isolotti dilavati; ma alcuni banchi, che hanno quasi la forma d’atoll e si elevano dalle profondità del mare presso ad un promontorio alla latit. N. di 24 gradi, sono probabilmente affini alla classe delle barriere. Non mi sono però fidato di colorare questa porzione di costa in azzurro. – La costa ovest da 19° a 17° di latit. N. (al sud dello spazio colorato in azzurro nella carta) è disseminata di parecchi bassi isolotti di piccola dimensione, poco allungati, i quali sorgono da grandi profondità ad una certa distanza dalla costa, essi non possono essere classificati nè fra gli atoll, nè fra le barriere, nè fra le scogliere frangenti.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343