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      Avrei certamente classificato alcuni di questi banchi frangiati nella classe degli atoll imperfetti o delle barriere, se la natura sedimentaria delle loro fondamenta non fosse stata evidente per la presenza d’altri banchi vicini di forma e di composizione simile, ma privi di banchi marginali a mezza luna. Nel terzo capitolo ho fatto osservare che esistevano probabilmente dei banchi in forma d’atoll, che hanno tratto la loro origine nel modo sopraesposto.
      Le prove di elevazione nei recenti periodi terziarî abbondano, come è stato riferito nel sesto capitolo, su quasi tutta l’estensione delle Indie Occidentali. Da ciò è facile di comprendere l’origine della bassa terra presso queste coste, dove il sedimento attualmente si accumula; p. es. alla parte nord di Yucatan e alla parte nord-est di Mosquito. Così si può pure spiegare l’origine dei grandi banchi di Bahama, che sono orlati all’ovest e al sud da lunghe isole strette, dalle forme singolari, costituite di sabbia, di conchiglie e di roccie di corallo, e di cui alcune hanno circa 100 piedi di altezza, coll’ammettere il sollevamento dei banchi che sui lati esposti al vento erano frangiati di scogliere. Da questo punto di vista però noi dobbiamo supporre che i grandi banchi di Bahama sieno stati altravolta profondamente sommersi, e sieno stati portati al loro livello attuale dalla medesima azione elevatrice che ha formato le isole lineari, o che durante il sollevamento dei banchi, le correnti superficiali e le onde li abbiano di continuo dilavati e mantenuti ad un livello quasi uniforme.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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