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      Di fronte alla città racchiude una laguna o canale di poca profondità, avente circa un mezzo miglio di larghezza, la quale più al sud decresce in modo da non misurare più che un centinaio di yards appena. Immediatamente all’interno della punta nord, si trovano ancorati dei vascelli a dei vecchi cannoni fissati nel banco. In questa località, sulla porzione interna, all’epoca delle basse maree di primavera, si può vedere una sezione di circa 7 piedi di altezza. Essa si compone di arenaria dura, di color pallido, a frattura liscia e formata di pezzi silicei uniti da cemento calcareo. Dei ciottoli di quarzo bene rotondati, della grossezza di una fava, raramente come una mela, vi sono racchiusi con dei scarsi frammenti di conchiglie. Le traccie di stratificazione sono poco manifeste, ma in un punto esiste uno strato di pietra calcarea in forma di stalattite, racchiusa nella massa di un ottavo di pollice di spessore. In un’altra località alcuni falsi strati, discendenti verso terra sotto un angolo di 45 gradi, erano coperti di una massa orizzontale. Da ogni parte della cima si sono abbassati dei frammenti quadrangolari ed in alcune località la massa intera è fessa, probabilmente in causa del dilavamento di qualche strato sotterraneo di natura tenera. Un giorno, a bassa marea, passeggiavo per il tratto di un miglio lungo questo argine singolare, stretto e liscio, avevo dell’acqua a destra ed a sinistra, e potei vedere che per quasi un miglio verso sud la sua forma rimaneva invariabile.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343