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      E questa regola generale spiega, fino ad un certo punto, i casi sopra citati di correlazione fra le macchie dell'occhio e il colore delle zampe. Oltre a ciò alcuni sciacalli e volpi hanno traccia di un anello bianco intorno agli occhi, come nel C. mesomelas, C. aureus, e giudicando dai disegni del col. Ham. Smith anche nel C. alopex e C. thaleb. Altre specie hanno le traccie d'una linea nera sopra gli angoli dell'occhio, così i C. variegatus, cinereo-variegatus, fulvus, e il dingo selvaggio. Da ciò io sono disposto a credere che la tendenza delle macchie bronzine ad apparire al disopra dell'occhio nelle varie razze di cani sia analoga al caso osservato dal Desmarest, cioè a dire che quando il color bianco appare in un cane, l'estremità della coda è sempre bianca e ricorda la macchia terminale dello stesso colore che caratterizza la più parte dei cani selvaggi(45). Questa regola però, come mi assicura il Jesse, non è senza eccezioni.
     
      Alcuni hanno obbiettato che i nostri cani domestici non possono essere discesi dai lupi e dagli sciacalli per la ragione che i periodi della loro gestazione sono differenti. Questa supposta differenza riposa sulle asserzioni di Buffon, Gilibert, Bechstein ed altri, che ora sono conosciute erronee, perchè la durata della gestazione concorda quasi perfettamente nelle tre differenti specie(46). Tessier che ha studiato accuratamente questo soggetto, assegna una differenza di quattro giorni tra la gestazione del cane e quella del lupo e sciacallo. Il rev.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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