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      Il numero delle razze e sottorazze canine è grande. Youatt, per es., descrive 12 razze di levrieri. Non tenterò di enumerare o descrivere queste varietà, imperocchè non possiamo determinare quanta parte della loro differenza sia dovuta alla variazione, e quanta alla discendenza da stipiti originari differenti. Tuttavia è pregio dell'opera menzionarne alcuni punti. Cominciando dal cranio, Cuvier ha ammesso(58) che nella forma le differenze sono "plus fortes que celles d'aucunes espèces sauvages d'un même genre naturel". Le proporzioni delle differenti ossa, la curva della mandibola inferiore, la posizione dei condili relativamente al piano dei denti (su cui F. Cuvier ha fondato la sua classificazione); la forma della branca posteriore nei mastini; quella dell'arcata zigomatica, delle fosse temporali; la posizione dell'occipite, tutto ciò varia considerevolmente(59). Le differenze nella grandezza del cervello nei cani appartenenti a razze grandi e piccole "sono talvolta sorprendenti". "Il cervello dei cani è talvolta alto e rotondato, altre volte basso, lungo e stretto sul davanti". In quest'ultimo caso "i lobi olfattivi sono visibili per quasi una metà della loro estensione, quando si osservi il cervello dal di sopra; in altre razze invece essi sono interamente nascosti dagli emisferi"(60). Il cane possiede normalmente sei paia di denti molari nella mascella superiore, e sette nell'inferiore, ma vari naturalisti ne hanno visto non di rado nella mascella superiore un paio di più(61), e il prof.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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