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      Ma perchè, si domanderà, solamente le orecchie, il naso, la coda e i piedi, ritornano di color nero, e non le altre parti del corpo? Ciò dipende manifestamente da una legge, la quale è generale, secondo cui i caratteri comuni a parecchie specie d'uno stesso genere, - il che implica una eredità comune e prolungata di caratteri appartenenti all'antico genere, - resistono con maggiore energia o compaiono, se si sono perduti, con più persistenza che i caratteri ristretti alle specie solamente. Ora, nel genere Lepus, la gran maggioranza delle specie ha le orecchie e la faccia superiore della coda tinte di nero, e la persistenza di questi caratteri si vede meglio in quelle che nell'inverno diventano bianche; così nella Scozia, il L. variabilis (274) nell'abito d'inverno ha una sfumatura sul naso e l'estremità delle orecchie di color nero. Il L. tibetanus ha le orecchie nere, la faccia superiore della coda è di un grigio nerastro, e la pianta del piede è bruna. Il L. glacialis ha il mantello d'inverno di un bianco scuro, ad eccezione della pianta del piede e delle estremità delle orecchie. Anche nei conigli di fantasia variamente colorati spesso si osserva una tendenza nelle stesse parti a tingersi di un colore più carico che nel resto del corpo. In tal modo a me sembra che nei conigli himalaiesi l'apparizione delle varie tinte, a misura che si avanzano in età, diventi intelligibile. Posso aggiungere un caso quasi analogo; i conigli di fantasia hanno spesso una stella bianca sulla fronte, e il lepre comune, in Inghilterra, ha egualmente, nella sua giovinezza, come io stesso ho potuto osservare, una simile stella bianca sulla fronte.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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