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      Considerando che i conigli domestici, per essere stati tenuti racchiusi durante un gran numero di generazioni, non hanno potuto esercitare le loro facoltà, il loro istinto, i loro sensi ed i loro movimenti volontari, sia per sfuggire ai pericoli, sia per procurarsi il nutrimento, possiamo concludere che il loro cervello sia stato debolmente esercitato, e perciò abbia sofferto nel suo sviluppo. Così vediamo sottoposto alla legge del decrescimento per difetto d'uso l'organo più essenziale e più complicato di tutto l'organismo.
      Riassumiamo ora le più importanti modificazioni che hanno subito i conigli domestici, e le loro cause almeno fino al punto che ci è dato scoprirle. In seguito ad un nutrimento abbondante e sostanzioso, unito al poco esercizio ed alla continuata elezione degli individui i più pesanti, il peso delle razze maggiori fu più che raddoppiato. Le ossa delle membra hanno aumentato di peso (le anteriori più che le posteriori), nella proporzione richiesta dal peso accresciuto del corpo; invece il loro accrescimento in lunghezza non è nella proporzione voluta, il che può provenire dal difetto d'esercizio. Coll'aumento di statura la terza vertebra cervicale ha acquistato dei caratteri propri alla quarta, e l'ottava e nona hanno parimenti acquistato dei caratteri propri alla decima e successive. Nelle razze maggiori il cranio si è allungato, ma non in proporzione coll'allungamento del corpo; il cervello non fu aumentato di dimensione nel rapporto voluto, ed ha anche realmente diminuito, di modo che la scatola ossea del cervello è rimasta stretta ed ha per correlazione modificate le ossa della faccia e la lunghezza totale del cranio.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426