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      In tal modo il cranio ha acquistato la sua strettezza caratteristica. Per cause ignote le creste sopraorbitarie delle ossa frontali e le estremità libere delle ossa malari si sono allargate, e nelle grandi razze il foro occipitale è generalmente molto meno profondamente escavato che nel coniglio selvaggio. Certe parti dell'omoplata e le parti terminali dello sterno sono addivenute variabilissime nella forma. Le orecchie, per la continuata elezione, hanno a dismisura aumentato in lunghezza e larghezza; il loro peso, congiunto probabilmente al disuso dei loro muscoli, fu la causa del loro ripiegarsi in giù, il che ha poi modificato la forma e la posizione del meato uditivo osseo, e ciò a sua volta, per correlazione, alterata a un certo grado la posizione di quasi tutte le ossa della parte superiore del cranio, e perfino dei condili della mandibola.
     
     
     
     
      CAPITOLO V.
     
      PICCIONI DOMESTICI
     
      Enumerazione e descrizione delle diverse razze. - Variabilità individuale. - Variazioni singolari. Caratteri osteologici: cranio, mascellare inferiore, numero delle vertebre. - Correlazione di sviluppo: la lingua e il becco, le palpebre e le narici con pelle caruncolosa. - Numero delle remiganti e lunghezza dell'ala. - Colorazione delle piume. - Piedi palmati e coperti di piume. - Effetti del non-uso. - Correlazione tra la lunghezza del becco e quella dei piedi. - Lunghezza dello sterno, della scapola e della forchetta. - Lunghezza delle ali. - Riassunto delle differenze tra le varie razze.
     
      Siccome fra gli animali il piccione è quello, pel quale si può con sicurezza maggiore che in tutte le altre razze da lungo tempo domestiche dimostrare la provenienza da un ceppo unico e conosciuto; così fui condotto a studiarlo con una cura tutta particolare.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426