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      Siccome nel colombo torraiuolo e nei 36 uccelli succitati ho preso anche le misure dall'estremità del dito medio al tallone, ho fatto dei calcoli analoghi ai precedenti ed ottenni i medesimi risultati. Nelle razze cioè a becco corto, tolte poche eccezioni, il dito medio e il tarso hanno diminuito di lunghezza; mentre hanno aumentato nelle razze a becco lungo, in maniera meno uniforme che nel caso precedente, poichè in qualche varietà del runt la gamba varia assai di lunghezza.
      Siccome i colombi di fantasia sono tenuti entro gabbie di mediocre grandezza, e non cercano il nutrimento di cui hanno bisogno, così per molte generazioni essi si saranno serviti pochissimo delle loro ali in confronto del torraiuolo selvaggio. Io dedussi da ciò la probabilità che tutte le parti dello scheletro, aventi una parte importante nel volo, dovessero aver subito una certa riduzione. Ho quindi misurato con cura la lunghezza dello sterno in dodici uccelli di razze diverse, e in due torraiuoli delle isole di Shetland; e per stabilire una comparazione proporzionata, ho impiegato in tutti tre termini di confronto: la lunghezza del corpo, misurata dalla base del becco alla glandola pituitaria; la lunghezza medesima misurata dallo stesso punto all'estremità della coda; infine l'apertura delle ali. In tutti e tre i casi il risultato è stato il medesimo; lo sterno cioè si è trovato sempre proporzionatamente più corto che nel torraiuolo selvaggio. Siccome i risultati ottenuti colla lunghezza, misurata dalla base del becco alla glandola pituitaria, rappresentano presso a poco la media dei risultati ottenuti dagli altri due modi di misurazione, così io li darò nella tabella seguente.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Shetland