Pagina (274/1426)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      A questi argomenti aggiungeremo, essere assai improbabile che sia esistito un certo numero di specie differenti tra loro considerevolmente in alcuni pochi punti di struttura, e invece somigliantisi assai, come le razze domestiche, in altri punti, e cioè nella voce, nei costumi, e in tutte le loro abitudini. Se si prendono debitamente in considerazione tutti questi fatti ed argomenti, sarebbe necessario un complesso convincente di prove per indurci ad ammettere che le principali razze domestiche discendano da parecchi stipiti primitivi; ma di tali prove non se ne ha assolutamente nessuna.
      L'opinione che le razze principali domestiche discendano da parecchi stipiti selvaggi deve senza dubbio la sua origine all'apparente improbabilità che così grandi modificazioni di struttura siano state effettuate dall'uomo dopo la domesticazione del torraiuolo. Io però non sono punto sorpreso dell'esitanza universale di ammettere la loro comune origine, perchè prima, quando visitava le mie colombaie, ed osservava dei piccioni come i gozzuti, i messaggieri, i barbi, i pavoni, i tornbolieri a corta faccia, ecc., non poteva persuadermi che tutti discendessero dallo stesso stipite primitivo, e che per conseguenza tutte queste singolari modificazioni fossero, in certo modo, una creazione dell'uomo. Per questo motivo ho trattato della loro origine diffusamente, e qualche lettore dirà forse che io ne trattai troppo diffusamente.
      Finalmente, in appoggio della discendenza di tutte le razze da un unico stipite, milita ancora il fatto, che la C. livia è una specie vivente e di vasta distribuzione, ed è e fu domesticata in diversi paesi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426