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      Il piccione pavone di Giava presenta nel portamento le stesse differenze, e quantunque lo Swinhoe in questo uccello abbia contato dalle 18 alle 24 timoniere, un individuo di buona razza che mi fu spedito, ne portava sole 14.
      Giacobini. - Questa razza viveva già avanti il 1600, ma secondo la figura che ne dà l'Aldrovandi, il cappuccio non involgeva così bene la testa come al presente; la testa inoltre non era bianca, e le ali e la coda erano meno lunghe, quest'ultimo carattere però potrebbe dal disegnatore stesso essere stato trascurato. All'epoca di Moore (1735), il giacobino era ritenuto come il più piccolo piccione, ed il suo becco è descritto come brevissimo. Conviene adunque che il giacobino, o le varietà colle quali si confrontava, sieno state in seguito notevolmente modificate; poichè la descrizione di Moore (che era uno dei giudici più competenti), in ciò che si attiene alle dimensioni del corpo e del becco, non può evidentemente essere applicata ai nostri attuali giacobini. Secondo il Bechstein, la razza aveva acquistato quei caratteri che attualmente possiede, nel 1705.
      Turbiti. - Gli antichi autori che scrissero sui piccioni, ammisero generalmente che il turbito fosse il cortbeck dell'Aldrovandi, ma in questo caso, sarebbe singolare che il principale carattere, la cravatta, non sia stato avvertito. Oltre ciò il becco del cortbeck, come viene descritto, rassomiglia molto a quello del giacobino, ciò che indica una modificazione sorta nell'una o nell'altra delle due razze.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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