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      Ogni leggiera modificazione nella lunghezza del becco, della gamba, ecc. ebbe certamente per causa indiretta e lontana un cambiamento nelle condizioni, a cui l'uccello dovette sottomettersi; ma il risultato finale si deve attribuire, come è reso palese dai casi dei quali parlano i dati storici, alla elezione continuata ed all'accumulazione di un gran numero di variazioni leggiere e successive.
      L'azione della elezione inconscia, per cị che riguarda il piccione, è stata determinata da un fatto inerente alla natura umana, il desiderio di gareggiare, ed insieme di superare i suoi vicini. Noi vediamo cị in tutte le mode transitorie, perfino nel nostro vestito, e cị induce l'allevatore ad esagerare ogni particolarità propria alle sue razze. Un'autorità in materia(369) ci dice "che i dilettanti non ammirano nè vogliono ammirare un mezzo termine, che non sia ben una cosa nè ben l'altra, ma ammirano le forme estreme". Egli osserva che l'allevatore di tombolieri a corta faccia vuole un becco brevissimo, e l'allevatore di tombolieri a lunga faccia un becco lunghissimo, e soggiunge a proposito di una lunghezza mediocre: "Non bisogna illudersi. Crederesti forse che l'allevatore di tombolieri a faccia corta volesse accettare in dono un uccello siffatto? No, certamente; egli non lo crederebbe bello, e l'allevatore di tonbolieri a faccia lunga giurerebbe che non serve a nulla". Questi passaggi comici, benchè scritti con serietà, ci mostrano quali siano i principii da cui furono sempre diretti gli amatori e che li hanno condotti a grandi modificazioni di tutte quelle razze domestiche che sono apprezzate per la loro bellezza o singolarità.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426