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      Quanto ai prospetti che seguono, devo dire che li ho verificati prendendo un altro scheletro di anitra selvatica e di anitra domestica, e confrontando il peso totale delle ossa delle gambe con quello di tutte le ossa dell'ala; il risultato fu lo stesso. Dalla prima parte del quadro vediamo che in ogni caso le ossa delle estremità aumentarono effettivamente di peso. Che le ossa delle gambe sarebbero più o meno pesanti in proporzione all'aumento o alla diminuzione del peso dello scheletro, la era cosa da prevedere; ma il peso relativo accresciuto in tutte le razze non può spiegarsi se non se col fatto che queste camminano ed usano delle gambe assai più degli uccelli selvatici, perocchè esse non volano mai, e le più abili nuotano di raro. La seconda parte del quadro dimostra che, eccettuato un caso, le ossa dell'ala subirono una spiccata riduzione, risultato evidente del minor uso. Il caso eccezionale, presentato da una delle anitre canterelle, non è a vero dire una eccezione, imperocchè questo uccello aveva l'abitudine di volar quasi sempre; ed io lo vedevo elevarsi da un mio possedimento tutti i giorni e descrivere nell'aria, per lungo tratto di tempo, circoli di un diametro superiore ad un miglio. Ben lungi dall'aver subìto una diminuzione, le ossa delle ali di questo uccello, comparate a quelle dell'anitra selvatica, subirono un reale aumento nel peso, conseguenza probabile della leggerezza e della sottigliezza di tutte le ossa del suo scheletro.
     
      Per ultimo pesai le forchette, i coracoidei e le omoplate di un'anitra selvatica e di una domestica comune, e trovai che il loro peso, relativamente a quello dello scheletro intiero, stava come 100 nella prima ad 89 nella seconda; cosicchè le ossa dell'uccello domestico perdettero l'11 per 100 del loro peso proporzionale.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426