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      Il Gallesio constatò che l'arancio a foglie di salice, così come il piccolo arancio cinese, riproducevano bene le loro foglie e i loro frutti, ma che le piante venute dai semi non avevano il merito dei loro genitori. D'altra parte l'arancio a polpa rossa non trasmette questa caratteristica. Il Gallesio osservò anche, che i semi di molte altre varietà particolari danno bensì degli alberi ricordanti parzialmente la forma madre, ma aventi ciascuna una fisionomia propria. Posso addurre un altro caso: l'arancio a foglie di mirto è da tutti gli autori ritenuto una varietà, sebbene il suo aspetto generale sia ben distinto; nella serra di mio padre, dopo aver vissuto per molti anni, non diede un solo seme, finalmente ne produsse uno, e la pianta proveniente da esso era identica alla forma madre.
      Un'altra circostanza più seria, e che rende difficilissima la determinazione delle varie forme, è, secondo il Gallesio,(649) la frequenza colla quale esse s'incrociano insieme; così egli asserisce positivamente che le piante di limone (C. limonium), le quali crebbero confuse con quelle del cedro (C. medica), che si crede generalmente una specie distinta, diedero origine ad una serie di varietà perfettamente graduate tra quelle due forme. Inoltre dal seme di un arancio dolce, che era cresciuto in prossimità di limoni e cedri, si è prodotto un pomo d'Adamo; ma simili fatti non ci permettono di stabilire se tali forme debbansi considerare come specie o varietà, giacchè ora si sa che delle specie incontestate di Verbascum; Cistus, Primula, Salix, ecc. s'incrociano frequentemente in natura.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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