Pagina (520/1426)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Gli alberi piantati dall'uomo nelle selve e nei viali non crescono là dove potrebbero naturalmente conservare il loro posto e lottare contro tutti i concorrenti, e non sono, per conseguenza, in condizioni all'atto normali; ed un simile cangiamento, sebbene leggero, deve probabilmente bastare per determinare qualche variabilità nelle pianticelle vegnenti dal loro seme. Sia che i nostri alberi semiselvatici d'Inghilterra variino in regola più o meno di quelli che crescono naturalmente nelle foreste, non è però meno certo che diedero origine ad un grande numero di variazioni di struttura ben marcata e singolari. Quanto al modo di crescere noi abbiamo varietà pendenti, o piangenti, del salice, dell'olmo, della quercia, del tasso e d'altri alberi, e questo abito è alcune volte, quantunque in guisa capricciosa, ereditabile. Nel pioppo di Lombardia ed in certe varietà appuntite o piramidali di spino nero, di ginepro, di quercia, ecc., noi troviamo un modo di crescere opposto. La quercia dell'Assia,(780) celebre pel suo abito appuntito e per la sua grandezza, ha appena qualche somiglianza colla quercia ordinaria, "le sue ghiande non producono sempre sicuramente piante dello stesso aspetto, sebbene ciò possa avvenire". Un'altra quercia della stessa apparenza fu, si dice, trovata selvatica nei Pirenei; e ciò che è sorprendente, si è che essa trasmette generalmente sì bene i suoi caratteri per seme, che De Candolle l'ha ritenuta come specificamente distinta.(781) Il ginepro suecico (J. suecica) trasmette egualmente i suoi caratteri per seme.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Inghilterra Lombardia Assia Pirenei De Candolle