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      Se si paragonano le varietà maggiormente modificate colle forme selvatiche che più si avvicinano, oltre che differire la grandezza, la forma e il colore dei fiori, le foglie variano alcune volte assai nella forma, ed il calice può differire pella lunghezza e larghezza dei sepali. Convien notare particolarmente le variazioni nella forma del nettario, tanto più che si impiegarono i caratteri tratti da questo organo alla distinzione della maggior parte delle specie del genere Viola. Nel 1842, confrontando tra loro un gran numero di fiori, trovai che nella maggior parte il nettario era diritto; in altri la sua estremità era ricurva ad uncino in alto od in basso, o torta all'interno; oppure, in luogo d'essere ad uncino, si dirigeva prima ad angolo retto in basso, poi in addietro ed in alto; in altri era molto largo; infine in altri ancora il nettario, depresso alla sua base, diveniva lateralmente compresso verso l'estremità. D'altra parte, io non trovai quasi nessuna variazione nel nettario in una gran quantità di fiori ch'ebbi occasione d'esaminare nel 1856, provenienti da regioni differenti dell'Inghilterra. Gray assicura che in certe contrade, come l'Auvergne, il nettario della V. grandiflora selvatica varia nella guisa sopra descritta. Dobbiamo noi conchiudere da ciò, che le varietà coltivate suddette discendano tutte dalla V. grandiflora, e che la seconda serie, sebbene presentasse la stessa apparenza generale, sia discesa dalla V. tricolor, dove il nettario, secondo Gray, non varia che poco?


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Viola Inghilterra Auvergne Gray