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      Inoltre quando i discendenti degli ibridi o dei meticci, che sono quasi intermediari pei loro caratteri, fanno ritorno completamente od a segmenti ai loro antenati, ciò deve avvenire in virtù dell'affinità degli atomi simili e della ripulsione degli atomi dissimili. Noi dovremmo, nel nostro capitolo sulla pangenesi, ricordare questo principio che sembra essere assai generale.
      È un punto rimarchevole, e sul quale Isidoro Geoffroy Saint-Hilaire ha già insistito relativamente agli animali, che cioè la trasmissione dei caratteri senza fusione intima è assai rara nell'incrociamento delle specie. Io non ne conosco che una eccezione, che si riscontra presso gli ibridi che si producono naturalmente fra due specie di cornacchie, il Corvus corone e cornix, che sono tuttavia due specie vicinissime, e non differiscono che pel colore. Non conosco casi ben constatati di trasmissione di questo genere, nemmeno allorchè una delle forme è molto preponderante sull'altra, allorchè s'incrociano due razze che sono state lentamente formate per la elezione dell'uomo, e somigliano per conseguenza fino ad un certo punto alle specie naturali. I casi, come quelli dei cani d'uno stesso parto somiglianti a due razze distinte, sono probabilmente dovuti ad una superfetazione, - cioè all'influenza di due padri. Tutti i caratteri enumerati qui sopra, che si trasmettono esattamente a certi discendenti e non agli altri, - come i colori distinti, la pelle nuda, le foglie glabre, la mancanza della coda o delle corna, le dita supranumerarie, la peloria, la statura nana, ecc., sono tutti conosciuti per essere sorti improvvisamente presso individui tanto vegetali che animali.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Isidoro Geoffroy Saint-Hilaire Corvus