Pagina (792/1426)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Quasi tutti gli animali, di cui abbiamo fatto menzione, sono sociali, e i maschi debbono assai spesso accoppiarsi colle proprie figlie, poichè scacciano i giovani maschi non meno che gli intrusi, finchè, forzati dalla vecchiaia e dalla perdita delle forze cedono il posto ad un maschio più robusto. Non è quindi improbabile che gli animali sociali siano stati resi meno suscettibili dei non sociali alle dannose conseguenze delle nozze consanguinee, e possano quindi vivere in mandre senza danno pe' discendenti. Fortunatamente non consta che il gatto, che non è sociale, soffra gli effetti delle nozze consanguinee in più alto grado che qualsiasi altro dei nostri animali domestici. Ma il maiale, per quanto mi sia dato di scoprire, non è strettamente sociale, e noi abbiamo visto ch'esso è assai esposto agli effetti nocivi delle nozze consanguinee. L'Huth, nel caso del maiale, attribuisce questi effetti alla soverchia produzione di grasso, ossia a ciò che gli animali eletti hanno una debole costituzione; ma noi dobbiamo ricordarci che i casi su citati furono esposti da grandi allevatori, i quali più di ogni altro possono giudicare delle cause probabili che si oppongono alla fecondità de' loro animali.
      Gli effetti delle nozze consanguinee nell'uomo costituiscono un soggetto difficile, su cui non mi fermerò che poco. Esso fu discusso da vari autori e sotto diversi punti di vista.(1263) Il Tylor(1264) dimostrò che, nelle parti del mondo le più differenti, e nelle razze le più diverse, i matrimoni tra parenti, - anche lontani, - furono rigorosamente proibiti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Huth Il Tylor