Pagina (823/1426)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Nel 1861, Rawton fecondò in complesso ventisei fiori di quattro varietà, col polline preso su altre, e ciascun fiore diede una capsula a seme; mentre che cinquantadue fiori delle stesse piante, fecondate nel tempo medesimo col loro proprio polline, rimasero sterili. Il Rawson, in alcuni casi, fecondò i fiori alterni; in altri, tutti quelli d'uno stesso lato della spira col polline estraneo: i restanti furono fecondati col loro proprio polline. Io vidi queste piante quando le capsule erano presso alla maturità, e la loro disposizione curiosa mostrava nel modo il più chiaro quanto l'incrociamento di questi ibridi fosse stato vantaggioso.
      Seppi finalmente dal dott. E. Bornet d'Antibes, che incrociò molte specie di Cistus, ma le cui osservazioni sono ancora inedite, che quando questi ibridi sono fertili, si può dire che, riguardo alle funzioni, sono dioici, "poichè i fiori sono sempre sterili quando il pistillo è fecondato dal polline dello stesso fiore, o di fiori della stessa pianta. Ma essi sono spesso fecondi, se si impiega il polline di un individuo distinto della stessa natura ibrida, o di un ibrido proveniente da un incrociamento reciproco".
     
      CONCLUSIONE
     
      I fatti precedenti i quali provano che alcune piante sono sterili da se stesse, quantunque i loro due elementi sessuali sieno atti alla riproduzione quando si mettano a contatto in individui diversi della stessa o di altra specie, sembrano a prima giunta contrari ad ogni analogia. Relativamente alle specie che, vivendo nelle loro condizioni naturali, presentano nei loro organi tale particolare tendenza, noi possiamo conchiudere che questa fu acquistata naturalmente per impedirne effettivamente l'autofecondazione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Rawton Rawson Bornet Antibes Cistus