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      Non v'ha dubbio che questo principio sia stato sistematicamente riconosciuto, e durante gli ultimi cento anni esercitato su scala assai più larga che in ogni tempo anteriore, e si ottenne anche un risultalo corrispondente. Ma, come tra poco vedremo, sarebbe un grande errore l'ammettere, che la sua importanza non sia stata nota durante i tempi più antichi e che i popoli semicivili non abbiano operato in conformità. Giova premettere che i molti fatti, che ora addurrò, dimostrano solamente che nel riprodurre fu impiegata della cura; ma se ciò è vero, viene quasi certamente esercitata la elezione in una certa estensione. Noi vedremo più tardi anche meglio, come la elezione, anche se praticata occasionalmente da pochi abitanti di un paese, possa produrre lentamente un grande effetto.
      V'ha un passo noto nel trentesimo capitolo della Genesi, in cui sono date delle regole per agire sul colore delle pecore per quanto in quel tempo si riteneva possibile; e si parla di razze macchiate e nere che si tenevano separate. Al tempo di Davide il vello è paragonato alla neve. Youatt(1478) che ha discusso tutti i passi relativi allo allevamento, arriva alla conclusione che già in quei tempi antichi "alcune delle migliori massime dell'allevamento sieno state seguile con costanza e lungamente". Fu ordinato, secondo Moisè: "Non permetterai ai tuoi bovini di generare con una razza diversa". Si comperavano però dei muli(1479), per cui in quell'epoca remota altre nazioni debbono aver incrociato il cavallo e l'asino.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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