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      È appena possibile esagerare gli effetti d'una elezione seguita in modi diversi e in diversi luoghi per migliaia di generazioni. Tutto quello che noi sappiamo o meglio tutto quello che non sappiamo(1610), intorno alla storia della maggior parte delle nostre razze, anche le più moderne, s'accorda coll'idea, che la loro formazione, dovuta all'elezione inconscia e metodica, sia stata eccessivamente lenta ed insensibile. Se un uomo s'occupa un po' più dell'ordinario della riproduzione dei suoi animali, è quasi certo di ottenere un piccolo miglioramento. Essi, per conseguenza, saranno apprezzati nel suo circondario, e altri seguiranno il suo esempio. I loro tratti caratteristici, quali che sieno, saranno allora lentamente, ma costantemente, aumentati, qualche volta da un'elezione metodica, ma quasi sempre da una elezione inconscia. Finalmente un gruppo potendo essere chiamato sottovarietà, col divenire un po' meglio conosciuto, riceve un nome locale e si estende. Questa estensione, che nei tempi antichi e meno civilizzati, doveva essere estremamente lenta, ora è rapidissima. Quando poi la nuova varietà avrà acquistato un carattere distinto, la sua storia, alla quale non s'aveva posto alcuna attenzione, sarà del tutto dimenticata, poichè, come ben a proposito osserva il Low, "nulla si dimentica più facilmente dei fatti di questo genere"(1611).
      Dopochè una razza si è così formata, essa può nello stesso modo dividersi in gruppi e in nuove sottovarietà, convenendo ed essendo ricercate, secondo le diverse circostanze, le differenti varietà. La moda cambia, ma se essa dura anche solo per un tempo moderatamente lungo, l'eredità è abbastanza potente per imprimere probabilmente qualche effetto nella razza.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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