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      L'elezione naturale spesso si oppone agli sforzi relativamente deboli e capricciosi dell'uomo per ottenere dei miglioramenti, e se così non fosse, gli effetti delle sue fatiche e del lavoro della natura, sarebbero ancora più diversi. Tuttavia non devesi esagerare l'importanza delle differenze che esistono fra le specie naturali e le razze domestiche; i naturalisti più esperti hanno sovente discusso, se queste ultime discendano da uno o parecchi stipiti primitivi, fatto che dimostra non esservi nessuna differenza essenziale fra le specie e le razze.
      Le razze domestiche propagano il proprio tipo con maggiore esattezza e per un tempo assai più lungo di quello che la maggior parte dei naturalisti è propensa ad ammettere; gli allevatori non hanno nessun dubbio su questo punto. Domandate a colui che ha per lungo tempo allevato il bue a corna corte, o il bue d'Herford, le pecore Southdown o Leicester, i galli spagnuoli o da combattimento, i piccioni messaggieri o tombolieri, se queste razze possano provenire da stipiti comuni, ed egli probabilmente vi deriderà. L'allevatore ammette che si possano ottenere delle pecore a lana più fina e più lunga, e di corpo migliore; oppure polli più belli, o messaggieri a becco un poco più lungo, da essere premiati all'esposizione; ma egli non va più in là. Egli non pensa a ciò che può risultare dall'addizione d'un gran numero di leggere modificazioni successive, accumulate per un lungo lasso di tempo, nè all'esistenza anteriore di una quantità di varietà che legano insieme, come gli anelli d'una catena, le diverse linee divergenti di discendenza.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Herford Southdown Leicester