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      Nei sette od otto primi anni di coltivazione la margheritina Swan-River (Brachycome ibridifolia) ha conservato il suo colore originario, posteriormente ha variato al lilla, al porporino e ad altre tinte analoghe(1638). Furono annunziati fatti analoghi per la rosa di Scozia, e un gran numero di orticultori competenti s'accordano su questo punto. Secondo il Salter(1639) "la principale difficoltà sta nel romperla colla forma e col colore primitivo della specie, e conviene spiare ogni variazione naturale del seme o dei rami; poiché, ottenuto questo punto, per quanto sia leggero il cambiamento, tutto il resto dipende dall'orticultore". Il De Jonghe, il quale è riuscito a produrre nuove varietà di peri e di fragole(1640), osserva a proposito dei primi "che da principio quanto più un tipo ha incominciato a variare, tanto più tende di continuare a farlo, e quanto più ha deviato dal tipo primitivo, tanto più grande è la sua disposizione a scostarsi ancora di più". Noi abbiamo già discusso questo ultimo punto, trattando del potere che ha l'uomo d'aumentare ogni modificazione mediante una continuata elezione in uno stesso senso: potere che dipende dalla tendenza della variabilità a continuare nel senso in cui ha cominciato. Il più celebre orticultore della Francia, il Vilmorin(1641), sostiene perfino che quando si vuole una variazione particolare, la prima cosa a farsi sia di ottenere una variazione qualunque e di scegliere gli individui più variabili, anche quando variassero in una cattiva direzione; poichè rotti una volta i caratteri fissi della specie, la variazione desiderata tosto o tardi apparisce.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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