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      Insomma noi vediamo, che indipendentemente dall'apparizione di caratteri nuovi, la variabilità delle generazioni successive incrociate è assai complessa, sia perchè i loro prodotti partecipano dei caratteri dei due genitori inegualmente, sia sopratutto in causa dell'ineguale tendenza di riversione a questi stessi caratteri o a quelli dei progenitori più lontani.
     
     
      SUL MODO E IL PERIODO D'AZIONE DELLE CAUSEDETERMINANTI LA VARIABILITÀ
     
      Questo soggetto è assai oscuro, ma in questo luogo non abbiamo bisogno che di considerare, se le variazioni ereditarie siano dovute ad un'azione diretta od indiretta, esercitata sull'organizzazione dal sistema riproduttore, e inoltre a quale epoca della vita esse siano primieramente causate. Vedremo nei due seguenti capitoli, che azioni diverse, come nutrimento abbondante, esposizione a climi differenti, aumento o diminuzione d'uso delle parti, ecc., prolungate per molte generazioni, modificano senza dubbio tutta l'organizzazione o almeno certi organi. Quest'azione diretta del cangiamento di condizioni ha forse luogo più spesso che non si possa provare, ma è almeno evidente che in tutti i casi di variazioni per gemme quest'azione non può essersi prodotta collo intermezzo del sistema riproduttore.
     
      Quanto alla parte che può prendere il sistema riproduttore come causa della variabilità, noi abbiamo constatato nel capitolo decimottavo, che anche leggerissimi cangiamenti nelle condizioni esterne bastano a determinare un più o meno alto grado di sterilità. Non sarebbe dunque improbabile che gli esseri generati da un sistema sì soggetto a modificazioni riescissero modificati essi stessi, e non ereditassero punto, o ereditassero in eccesso i caratteri propri ai loro genitori.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426