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      Io presenterò poi i fatti e le considerazioni contrarie a questa conclusione, e quindi potremo considerare e apprezzare il valore degli argomenti che appoggiano l'una e l'altra opinione.
      Quando noi pensiamo che esistano in ogni parte d'Europa e si riscontrarono anche altra volta in ogni distretto d'Inghilterra, delle razze distinte di quasi tutti i nostri animali domestici, noi siamo dapprima assai propensi ad attribuire la loro origine all'azione definita delle condizioni fisiche d'ogni paese, e tale fu diffatti la conclusione di molti autori. Ma non bisogna dimenticare che l'uomo deve fare annualmente una scelta degli animali che riserva per la riproduzione da quelli che destina ad essere macellati. Noi abbiamo anche visto che nei tempi passati la elezione metodica ed inconscia sono state praticate, e lo sono ancora occasionalmente perfino da uomini i più barbari in modo da non crederlo. Egli è dunque molto difficile il dire fino a che punto le differenze nelle condizioni esterne, ad esempio nei diversi distretti d'Inghilterra, abbiano potuto essere sufficienti per modificare, senza il soccorso dell'elezione, le razze che vi furono allevate. Si potrebbe dire che come un gran numero di animali e di piante selvaggie erano diffuse e conservarono durante secoli, in tutta l'estensione della Gran Bretagna, i medesimi caratteri, così le differenze di condizioni fra le diverse località non possano aver modificato sì fortemente le diverse razze indigene dei buoi, dei montoni, dei porci e dei cavalli.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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