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      I fatti diversi, esposti nei capitoli precedenti, intorno alle serie parallele delle varietà, ci autorizzano a concludere che la costituzione dell'organismo ha un'influenza prepotente di fronte all'azione definita delle condizioni della vita; soggetto importante, che sarà più tardi anche meglio discusso. Noi abbiamo dimostrato, che le sottovarietà di diverse qualità di frumento, di meloni, di peschi e d'altre piante, e fino ad un certo punto le sottovarietà dei polli, dei piccioni e dei cani o si somigliano, o differiscono le une dalle altre in modo corrispondente e parallelo. In altri casi una varietà di una specie somiglia ad una specie distinta, o le varietà di due specie distinte si somigliano tra di loro. Benchè queste somiglianze parallele siano spesso e senza dubbio il risultato di un ritorno ai caratteri di un progenitore comune, vi sono dei casi, quando cioè appariscono nuovi caratteri, in cui bisogna attribuire la somiglianza all'eredità di una costituzione simile e quindi ad una tendenza a variare in modo eguale. Noi vediamo alcunchè di simile nel caso di una mostruosità che apparisce ripetute volte nel medesimo animale, ed a quanto mi disse il dottore Maxwell Masters, nella medesima pianta.
     
      Noi possiamo ora concludere che la somma delle modificazioni che gli animali e le piante hanno subito sotto l'influenza della domesticità, non corrisponde al grado dei cambiamenti nelle condizioni cui furono esposti. Osserviamo la lista degli uccelli domestici, l'origine dei quali ci è nota più di quella della maggior parte dei nostri mammiferi.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Maxwell Masters