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      Sia nelle piante propagate per semi, sia negli animali, non potrà avvenire che una leggera o nessuna acclimatizzazione se con meditato proposito od inconsciamente non vengano conservati gl'individui più robusti. Si è citato spesso il fagiuolo come esempio di una pianta che non guadagnò in robustezza dopo la sua prima introduzione nell'Inghilterra. Un'autorità 1809) competente ci fa tuttavia conoscere come dei semi bellissimi importati dal di fuori "abbiano prodotte delle piante, le quali dopo aver lussuriosamente fiorito, avevano quasi tutte abortito, mentre invece altre piante vicine prodotte con semi inglesi avevano dato legumi in abbondanza"; ciò che indica un certo grado d'acclimatizzazione delle nostre piante inglesi. Noi abbiamo avuto anche occasione di vedere che talvolta nascono da semi delle giovani piante di fagiuoli, dotate di una certa attitudine a resistere al gelo; ma nessuno, ch'io sappia, ha mai separato queste piante più robuste allo scopo d'impedire ogni incrociamento accidentale, nè raccolse i semi, e seguì questo procedimento anno per anno. Si può obbiettare giustamente che la elezione naturale debba aver avuto un effetto decisivo sulla robustezza dei nostri fagiuoli, poichè gli individui più delicati saranno periti ad ogni rigida primavera, e saranno stati conservati i più robusti. Ma bisogna riflettere che il risultato di un aumento di vigore sarebbe semplicemente questo che i giardinieri, sempre desiderosi di raccogliere il più presto possibile, seminassero qualche giorno prima che per lo addietro.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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