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      Ma l'opinione più probabile si è che una parte, che ora è rudimentale, in seguito alle cambiate abitudini di vita, sia stata usata sempre meno e nello stesso tempo viepiù ridotta in grandezza per non-uso, finchè divenne affatto inutile e superflua. Ma siccome moltissime parti ed organi non sono adoperati durante il primo stadio della vita, essi non possono essere ridotti per gli effetti del non-uso o della loro azione diminuita, finchè l'organismo non sia giunto ad un'età talvolta avanzata; e pel principio della ereditabilità in età corrispondente la riduzione sarà trasmessa ai discendenti nella medesima età avanzata. La parte o l'organo raggiungerà così la piena sua grandezza nell'embrione, come è il caso per molti rudimenti. Mano mano che una parte è messa fuori d'uso, un altro principio entra in attività, quello dell'economia, poichè sarà un vantaggio per un organismo, esposto ad una severa concorrenza, risparmiare lo sviluppo di una parte inutile; e gli individui aventi la parte meno sviluppata godranno di un leggero vantaggio di fronte agli altri. Il Mivart però ha fatto osservare giustamente, che appena una parte sia stata molto ridotta, l'economia per una ulteriore di lei riduzione sarà affatto insignificante; così che tale effetto non può essere operato dalla elezione naturale. Ciò può manifestamente applicarsi ad una parte composta di solo tessuto cellulare, che richiede un leggero consumo di nutrimento. Come dunque può conseguirsi una ulteriore riduzione di una parte già alquanto ridotta?


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Mivart