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      Qui dunque non si tratta più delle cause della variazione, ma dei suoi risultati; la discussione di questo soggetto non potè essere inserta più opportunamente in altro luogo. Le variazioni analoghe dal punto di vista della loro origine, possono essere messe in due principali gruppi distinti, prescindendo dai minori. Il primo comprende quelle dovute all'azione di cause ignote sopra esseri organizzati di quasi identica costituzione, i quali, per conseguenza, variano in modo analogo; il secondo abbraccia le variazioni dovute alla comparsa dei caratteri che appartenevano ad un progenitore più o meno lontano. Queste due divisioni principali però non possono essere separate che teoricamente; poichè, come noi lo vedremo ben presto, esse passano gradatamente l'una nell'altra.
     
      Noi possiamo collocare nel primo gruppo delle variazioni analoghe, non dovute al ritorno, i numerosi casi di alberi appartenenti ad ordini affatto diversi che hanno dato vita a delle varietà pendenti e piramidali. Il faggio, il nocciuolo ed il berbero hanno prodotto delle varietà a foglie purpuree, e come osserva il Bernhardi,(1888) una grande quantità di piante le più svariate hanno fornito delle varietà a foglie profondamente frastagliate e laciniate. Da tre specie distinte di Brassica discendono delle varietà che hanno il tronco, così detta radice, assai allargato in forma di massa globulosa. Il noce-pesco è un discendente del pesco comune; e le varietà di questi due alberi offrono un parallelismo calzante nel colore della carne dei loro frutti che può essere rossa, bianca o gialla, nel nocciolo che può essere aderente o meno alla polpa, nei fiori che sono grandi o piccoli, nelle foglie che possono essere seghettate o crenellate, provvedute di ghiandole sferiche o reniformi, od esserne totalmente prive.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





Bernhardi Brassica