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      Ma quando dei cavalli portano due o tre fascie scapolari, di cui l'una è talvolta forcuta alla sua estremità inferiore; allorchè essi hanno delle striscie sulla testa, o che, come certi puledri, presentano sulla più gran parte del corpo delle fascie debolmente marcate, piegate le une sopra le altre sulla fronte, od irregolarmente ramificate su altri punti, sarebbe forse temerario l'attribuire dei caratteri così diversi alla riapparizione di quelli che hanno potuto appartenere al cavallo selvaggio primitivo. Siccome esistono tre specie africane del genere che sono fortemente rigate, e siccome abbiamo visto che l'incrocio delle specie non rigate conduce a degli ibridi che spesso lo sono in modo ben distinto, e rammentandoci pure che l'incrocio determina certamente una riapparizione di caratteri da lungo tempo perduti, possiamo dire che le linee in questione sieno dovute alla riversione, non già verso il cavallo selvaggio, l'antenato diretto, ma all'antenato rigato dell'intero genere.
     
      Ho discusso a lungo il soggetto della variazione analoga, in primo luogo perchè è ben noto che le varietà d'una medesima specie imitano frequentemente delle specie distinte, fatto che sta in perfetto accordo con quelli di cui ci siamo ora occupati e che è spiegabile colla teoria della discendenza. Secondariamente, perchè questi fatti hanno un'alta importanza mostrandoci, come l'ho fatto osservare in un capitolo precedente, che ogni insignificante variazione è retta da leggi e determinata assai più dalla natura dell'organizzazione che dalle condizioni esterne alle quali l'essere fu esposto.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426