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      Noi abbiamo implicitamente discusso a sufficienza l'importante principio dell'ereditabilità in età corrispondente. L'ereditabilità limitata al sesso ed alla stagione dell'anno (ad esempio negli animali che si rendono bianchi nell'inverno) è comprensibile se si ritiene, che le affinità elettive delle unità del corpo sono leggermente diverse nei due sessi, specialmente durante la maturità, e in uno od in ambedue i sessi in stagioni diverse, così che si uniscono con gemmule diverse. Giova ricordare che nella discussione sulla trasposizione degli organi noi abbiamo visto i motivi che fanno credere, essere facilmente modificata tale elettiva affinità. Ma io ritornerò tosto sull'ereditabilità sessuale e stagionale. Queste diverse leggi sono fino ad un certo punto spiegate col mezzo della pangenesi, e da nessun'altra ipotesi messa innanzi finora.
      A prima vista sembra un'obbiezione fatale alla nostra ipotesi, che una parte od organo, rimosso per molte successive generazioni, se l'operazione non è seguita da malattia, riappare nei discendenti. I cani e cavalli ebbero per molte generazioni troncata la coda, senza un effetto ereditario; noi abbiamo però visto che vi sono ragioni per ritenere che la condizione anura di certi cani da pastore dipenda dall'eredità. La circoncisione è praticata presso gli Ebrei da un periodo remoto; e quasi mai gli effetti di tale operazione furono visibili nei discendenti; alcuni peraltro asseriscono che talvolta si manifesta un effetto ereditario. Se l'ereditabilità dipende dalla presenza di gemmule disseminate, derivate da tutte le unità del corpo, perchè l'amputazione o mutilazione di una parte, sopratutto se è estesa ad ambedue i sessi, non agisce invariabilmente sui discendenti?


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426

   





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