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      .. Vede? Anche il suo figliuolo mi dà ragione. A proposito, - soggiunse, voltandosi verso lo studente, - debbo ringraziarla del suo bel regalo.
      Il giovane diede un guizzo; ma non arrossí punto: ci voleva altro. Però, avrebbe preferito il silenzio. E con molta disinvoltura disse a sua madre che aveva mandato alla maestra, supponendo che le dovesse piacere, il piano d'un ginnasio greco, copiato da lui in biblioteca,
      La signora sorrise a fior di labbra. E disse alla Pedani:
      - Domenica scorsa, Alfredo ha vinto il premio d'una bandiera alle corse dei velocipedi.
      La Pedani si fece raccontare: essa si occupava con curiosità di quelle gare, conosceva i nomi dei vincitori soliti, andava qualche volta alla pista, e benché non fosse mai montata sopra un velocipede, discorreva di bicicli, di tricicli e di biciclette con piena cognizione della materia. Ma questa volta, raccontandole le vicende della sua corsa, nella quale egli aveva cavallerescamente aspettato che si rialzasse il suo competitore caduto, il giovane le si strinse addosso per modo, civettando col capo e con gli occhi, che suo padre non poté a meno di fargli un cenno severo, che egli non vide.
      - Vede dunque, - disse la maestra all'ingegnere, facendosi un po'in dietro con la seggiola, - anche il suo studente è con noi. Siamo dunque in maggioranza per la ginnastica, in questa casa. Il Fassi, io e la mia amica, il signor Padalocchi che fa ginnastica polmonare, suo figlio, il commendator Celzani...
      Al nome di Celzani l'ingegnere diede una risata, - Ah! Quanto al commendator Celzani, - disse, - lo lasci stare.


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Amore e ginnastica
di Edmondo De Amicis
pagine 133

   





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