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      ..." è giudicata.
      E visto con un rapido sguardo l'effetto che produceva in don Celzani, tirò avanti con l'aria di dir delle cose che non lo riguardassero: - Del resto, ci sarebbe ben altro da dire. Queste maestre giovani che prima di venire a Torino hanno girato per mezza dozzina di comuni... Si sa le avventure delle maestre nei villaggi. C'è una certa storia di una compagnia di bersaglieri, che ha fatto del chiasso. Quello che mi stupisce è che l'abbiano accettata a Torino. Ma certo è che in città la conoscono, e che è iscritta sul libro nero. Basta, il mio parere è che non andrà molto tempo che ne vedremo, o ne sapremo, delle belle.
      Dopo di questo, disse male d'altri vicini; ma il segretario non udí altro, e benché diffidasse della sua lingua, quando quella lo lasciò, rimase tutto sconvolto. L'idea d'un brutto passato di quella ragazza gli dava un'amarezza indicibile, una gelosia feroce, una tortura che lo straziava. Quella compagnia di bersaglieri, soprattutto, lo incalzò con le baionette ai fianchi per una settimana. E soffriva di più perché da vari giorni non gli riusciva di vederla, e, smanioso di sapere, di liberarsi da quell'orribile dubbio, non vedeva a chi si potesse rivolgere, non sapeva da che parte battere il capo. Una mattina, finalmente, la incontrò, e una gran parte dei suoi sospetti svaní al primo vederla. No, Dio grande, non era possibile: tutta quanta la sua persona, dalla fronte ai piedi, smentiva la calunnia; tutto quel bel corpo spirava l'alterezza d'una verginità vigorosa, uscita intatta e trionfante da ogni battaglia, come un'armatura fatata.


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Amore e ginnastica
di Edmondo De Amicis
pagine 133

   





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