Pagina (63/133)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La riputazione di lei andava crescendo. Un suo articolo su Pier Enrico Ling, il fondatore della ginnastica svedese, pubblicato nel "Nuovo Agone", curioso per l'argomento e per una certa vivacitą evidente e brusca di stile, specie nella descrizione degli esercizi sulla scala a ondulazione e sulla spalliera, era stato riprodotto da un giornale politico di Torino e aveva fatto un certo rumore. Una sera essa tenne una conferenza alla Filotecnica sulla istituzione d'una speciale ginnastica curativa per certe deformitą dei ragazzi, spiegando, senza presunzione pedantesca, una assai rara conoscenza dell'anatomia; e i giornali ne parlarono, accennando con parole di simpatia alla sua persona, alla sua voce bella e strana, e al suo modo singolare di porgere, con dei gesti vigorosi e composti insieme, che strappavan gli applausi. Tutto questo la faceva molto ricercare per lezioni private, e le venivano a casa delle maestre aspiranti a far dei corsi di ginnastica, non c'essendo corsi aperti alla Palestra in quei mesi, delle ragazze che, avendo dei difetti, non volevano far gli esercizi con l'altre, delle insegnanti gią patentate che cercavano spiegazioni ed aiuti. E don Celzani ne incontrava ogni momento per le scale, e sentiva ripetere quel nome con ammirazione da loro e da altri, dentro e fuori di casa. Ora questa celebritą nascente di lei dava un'esca nuova al suo amore, un nuovo stimolo mordente e squisito ai suoi desideri. Egli sentiva una pił raffinata voluttą a immaginarsi possessore sicuro di una donna conosciuta e ammirata, pensava che sarebbe stato doppiamente felice nell'oscuritą sua, d'averla quando tornava da una conferenza applaudita, di impadronirsi di quelle forme che tanti altri avrebbero carezzate con gli occhi e desiderate; gli pareva anzi che quella felicitą gli sarebbe stata tanto pił dolce e profonda quanto pił egli fosse rimasto piccolo e nullo accanto a lei, nient'altro che marito, a cert'ore, anche dimenticato per tutto il resto della giornata, tenuto come un servitore, uno strumento, un sollazzo, un buon bestione di casa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Amore e ginnastica
di Edmondo De Amicis
pagine 133

   





Pier Enrico Ling Agone Torino Filotecnica Palestra Celzani