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      Essa ne rimase un po' stupita, appunto perché si trattava d'andare da don Celzani. Ma la Zibelli, benché l'avesse sempre amara con lui, non n'era più gelosa, - Va', - le disse anzi scherzando, dopo averle dato i denari nella busta, - lo farai felice.
      La Pedani prese nello scaffale la Ginnastica medica dello Schreber, che aveva promesso al cavalier Padalocchi, ed usci. Sonò all'uscio di questo: il quale la ricevette con molti complimenti, e, preso il libro, le disse di risentire qualche miglioramento dopo che faceva le inspirazioni e le espirazioni, e allora la maestra gli consigliò di provare la rotazione delle braccia, spiegandogli anatomicamente l'azione speciale dell'esercizio ginnastico delle estremità superiori sulle funzioni degli organi del petto.
      Mentre ella dava queste spiegazioni, il segretario, solo in casa, seduto a tavolino nello scrittoio del commendatore, stava cercando da un pezzo, con la penna in mano, le frasi più importanti della sua domanda solenne, parlata o scritta che dovesse essere. E dava del capo in difficoltà serie, poiché si trattava di armonizzare bellamente una dichiarazione d'amore appassionato con la gravità d'una richiesta di matrimonio, la quale dimostrasse d'esser stata preceduta da una lunga meditazione e decisa con intera e tranquilla coscienza; e occorreva pure di farci entrare, con molta delicatezza, un cenno delle sue condizioni di fortuna, non dispregevoli, e balenar la speranza d'una futura eredità dello zio, benché questi avesse a Genova e a Milano una falange di nipotini.


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Amore e ginnastica
di Edmondo De Amicis
pagine 133

   





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