Pagina (88/133)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma noi che le vediamo bene le nostre ragazze, che abbiamo il dovere di esaminarle, di tastarle, noi tocchiamo con mano l'assoluta necessitā che lei dice. Se lei potesse vedere...
      Il commendatore socchiuse gli occhi e prestō una profonda attenzione.
      - Se lei vedesse, - continuō la maestra, - che povero sangue! Non dico di quelle che hanno dei veri difetti d'organismo. Ma ce n'č un gran numero che hanno una costituzione abbastanza buona, senza alcun vizio organico, nč alcuna infermitā spiegata; eppure metton pietā. Sono cresciute in fretta, ma s'č soltanto allungato lo scheletro: il sistema muscolare non si č svolto in proporzione. Non hanno spalle, nč braccia, nč petto. Non č il caso davvero di temer le pressioni... sul davanti, come temon le mamme. Per il pių piccolo sforzo sono anelanti, sudano; ce n'č che svengono. Paion bambine uscite di malattia. Fa dispetto vedersi metter delle restrizioni monacali all'insegnamento per ragazze simili, che non dovrebbero far altro che ginnastica dalla mattina alla sera!
      - Quali restrizioni le son poste, generalmente? - domandō il commendatore, guardandosi le unghie.
      - Ma!... d'ogni specie, - rispose la Pedani. - Vogliono ristrettissimo l'esercizio d'abduzione e sollevazione delle gambe e... che so io. Poi, alle parallele e al volteggio, e anche alla sbarra fissa, nessuno degli esercizi in cui sia necessario sollevare gli arti inferiori... Per le grandicelle, non salita alla corda, nč alla pertica. Domando io! - E tirō avanti.
      Il commendatore ascoltava, con gli occhi azzurri fissi alla vôlta, come immerso in una contemplazione celeste, movendo lentamente il capo in segno d'assenso.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Amore e ginnastica
di Edmondo De Amicis
pagine 133

   





Pedani