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      Oh! Come tutto questo era bello e grande! Il pensiero di poter concorrere anche per poco, nel suo angusto campo, a preparare al proprio paese delle giornate simili diffondendo la fede negli effetti maravigliosi dell'educazione fisica ed eccitando altri a diffonderla come il verbo d'un'etą nuova, le accendeva l'anima, le illuminava tutte le facoltą, le triplicava le forze al lavoro. In quei giorni appunto stava preparando un discorso a quel proposito da pronunciare al prossimo congresso nazionale degli insegnanti primari, che si doveva inaugurare a Torino, e avendo avuto ottimo successo una raccolta di vari articoli, pubblicata dal "Campo di Marte", nei quali essa aveva caldeggiato l'istituzione in ogni grande cittą d'un corpo di pompiere volontarie, si apparecchiava a tenere una conferenza su quell'argomento nella sala della scuola Archimede. E intanto riceveva da molte parti incoraggiamenti, lettere di congratulazione, proposte e quesiti di filoginnici appassionati; e a tutti rispondeva. Certo, il pił forte impulso a tutto questo lavoro glielo dava la ferma e calda persuasione di far del bene, che era viva in lei fin dalla prima giovinezza; ma col crescere della notorietą e del plauso pubblico, vi si cominciava a mescolare una compiacenza prima non conosciuta, un'idea d'ambizione ch'ella non voleva confessare a sč stessa, e con questa un altro senso nuovo, il turbamento che dą la prima coscienza della rinomanza, una certa amarezza di non saper in chi versare il soverchio della sua vitalitą intellettuale e morale, il quale l'agitava, vinceva la forza nativa della sua tempra, e faceva che si sentisse pił donna di quello che si fosse sentita mai.


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Amore e ginnastica
di Edmondo De Amicis
pagine 133

   





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