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      Non si può dire che il Municipio spenda male i suoi denari! - E fosse per puro effetto d'entusiasmo, o c'entrasse anche il pentimento delle reticenze meditate, con le quali, in quell'occasione memorabile, aveva tenuto sulle corde il segretario e gettato un velo misterioso sulla ragazza, fatto è che vuotò il sacco delle lodi, trattenendo per il bavero don Celzani, che voleva uscire. Non era informato che da poco tempo, - diceva, - del passato della maestra Pedani. Essa aveva un lungo ordine di benemerenze. Aveva reso un servigio al provveditor degli studi di Milano, resistendo intrepidamente alla popolazione d'un villaggio che non la voleva perchè gliel'avevan mandata d'ufficio, e, costretta ad andarsene, v'era ritornata con la scorta di una compagnia di bersaglieri, e v'era rimasta, partita questa, con fermezza ammirabile. S'era fatta onore nell'estizione di un incendio, nel comune di Camina. Aveva, nello stesso comune, salvato un ragazzo da un torrente, guadagnandosi la menzione onorevole del valor civile. - Che gliene pare? - disse in fine, dopo ripreso il fiato, - Ora ha fatto onore a Torino, perdiana, in faccia a tutta l'Italia. Abbiamo dei fastidi, è vero, abbiamo delle grandi responsabilità; ma, qualche volta almeno, si è ricompensati! - E soggiunse, rivolto verso l'aula già quasi vuota: - Ma brava, ma brava, ma brava.
      Ma il segretario non gli badò quasi, e lo lasciò subito. Discese le scale mezzo rintontito. Nell'atrio trovò una folla in cerchio, e indovinando che c'era nel mezzo la Pedani, s'avvicinò. Era lei, in fatti, circondata e festeggiata; egli riconobbe le penne verdi del suo cappellino.


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Amore e ginnastica
di Edmondo De Amicis
pagine 133

   





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