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      E sarā il partito, che vuole una libertā assoluta di pensiero, quello che vorrā sopprimere la libertā della fede? Sarā il partito che dice a tutti gli infelici: - Sperate! - quello che vorrā segnare un confine alla speranza umana? No, in questo, come in altri argomenti, si scambiano opinioni individuali con un articolo di dottrina.
      A me, come ad ogni altro socialista fermamente credente nella dottrina economica e politica del socialismo, tutti i socialisti della terra raccolti insieme non potranno mai far dire che non credo in Dio, se ci credo, nč impedire di far propaganda, in mezzo a loro stessi, della mia fede. No, le ragioni del dubbio e le ispirazioni della fede stanno al di fuori d'ogni sistema di idee politiche e sociali; la speranza in una vita immortale sta al di sopra d'ogni concetto che si possa avere dei destini terreni dell'umanitā, come il mistero della creazione sta al di sopra della scienza; e n'č una prova che in tutti i partiti politici, in tutti gli ordini della scienza, in tutti i cerchi della societā si trovano credenti ed increduli.
      No, buone madri, non siamo noi che vorremo mai soffocare nel cuor vostro quella fede in cui noi stessi siamo nati e cresciuti. Noi diciamo invece a ciascuno di voi: - Educa alla tua fede il tuo fanciullo, infondigli nel cuore la tua santa speranza, fagli giunger le mani davanti all'immagine di colui che č morto per l'ideale della giustizia, della pace e dell'uguaglianza fra gli uomini. Ma insegnagli pure, - soggiungiamo subito, - che č falsa religione quella che non č accompagnata da una operosa pietā della miseria e da un amore intrepido della giustizia, e che se nello spirito del credente entra la persuasione che un nuovo ordinamento sociale possa prevenir la povertā, attenuare i dolori, scemare gli odii, le violenze e i delitti, che funestano e disonorano l'ordinamento presente, č empio, č assurdo il credere che Iddio gli vieti di prepararlo e di affrettarlo con la parola e con l'opera e possa dirgli un giorno: - Tu fosti buono, pietoso e generoso; ma fosti socialista, e io ti danno.


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La quistione sociale
di Edmondo De Amicis
Istituto Editoriale Italiano Milano
1917 pagine 65

   





Dio Iddio