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      .. quant'ero felice! - E rimarrete maravigliate di sentirne ancora tanta dolcezza. E se in quell'ora avrete il cuore amareggiato da un'offesa, vi sentirete più disposte a perdonarla. E se avrete da compiere uno sforzo per mettere in atto un proposito gentile o per fare un sacrifizio generoso, vi riuscirà più facile di compierlo. E se avrete sotto gli occhi il ritratto di vostra madre lo bacerete con più affettuosa tenerezza perchè vi parrà di vederla sorridere per ringraziarvi di questa giornata luminosa che le avete data.
      Continuate dunque a studiare e a essere buone per aver nell'avvenire molti di questi ricordi che migliorano l'animo e abbelliscono la vita.
      Un solo consiglio vi dò ancora. Per proseguire sempre più rapidamente e con più lieto animo il cammino che avete incominciato con tanto onore, destate in voi un impulso allo studio anche più forte di quello del sentimento del dovere.
      Sia il sentimento del dovere la vostra scorta, diventi lo studio il vostro amico; abbellite questo così nella vostra immaginazione che egli vi attragga con tanta forza da rendervi superfluo ogni sforzo della volontà; cercate in ogni modo di suscitarvi in petto questa passione nobilissima che, accesa una volta, non s'estingue più, ed è alimento e premio a sè medesima per la vita intera; perchè anche nel campo del lavoro intellettuale, anzi in questo più che in ogni altro, se la volontà fa maraviglie, la passione fa miracoli.
      Sapete che cosa rispose un grande uomo di scienza, ammirato dal mondo, a chi gli domandò in qual maniera, non concedendogli la salute malferma che poche ore d'occupazione ogni giorno, egli avesse potuto compiere tante scoperte, scrivere tante opere utili e gloriose, a cui pare va che appena sarebbero bastate le fatiche assidue di una lunga vita vigorosa?


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La quistione sociale
di Edmondo De Amicis
Istituto Editoriale Italiano Milano
1917 pagine 65