Pagina (34/86)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se non ho portato via una bracciata di questi bimbi, è proprio perchè non li sapevo dove mettere. Ma non ebbi la forza di resistere a un’altra tentazione. Un giorno, nel Green-Park, ne agguantai uno che mi passò a tiro, gli schioccai tanti baci da levargli il fiato, e rendendolo alla bambinaia che era accorsa per salvarlo, feci un atto supplichevole come per dire: — Mi scusi, ne avevo bisogno.
      I bimbi mi fanno ricordare della celebre esposizione di figure della signora Tussaud. Non mi pentii d’esserci stato; ma n’ebbi un’impressione quasi più penosa che gradita. Appena entrato, mi trovai dinanzi al cadavere di Napoleone III, steso sul letto in grande uniforme, di maresciallo, così mirabilmente imitato, che provai repugnanza ad avvicinarmi. Mentre lo guardavo, vidi colla coda dell’occhio un signore accanto a me che faceva un atto di dolore; mi voltai, lo guardai fisso, e detti indietro con raccapriccio: era il Pietri – di cera – vestito di nero, ritto in mezzo alla gente come uno spettro. Nella gran sala principesca dove son centinaia di re, di regine, di generali, corti intere d’Inghilterra e di Spagna, cogli splendidi costumi dei tempi, respirai più libero. Girando intorno al trono d’un re d’Aragona, m’imbattei nel ciuffetto del Thiers; poi scivolai fra l’imperatore Guglielmo e il principe Federico Carlo, e passai dinanzi a Giulio Favre e a Bismarck che discorrevano con molto calore in un angolo appartato. Nella sala dove son raccolti i più famosi malfattori dell’Inghilterra passai di volo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ricordi di Londra
di Edmondo De Amicis
Treves Milano
1874 pagine 86

   





Green-Park Tussaud Napoleone III Pietri Inghilterra Spagna Aragona Thiers Guglielmo Federico Carlo Giulio Favre Bismarck Inghilterra