Pagina (56/86)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Gli abitanti di questi bei luoghi, per poco che siano amatori del pittoresco, hanno diritto d’inorgoglirsi di questi due generi d’esposizione. I prodotti in mostra non valevano certamente quelli della grande Esposizione; ma, in un altro genere, non mancavano di originalità. Del resto in questa circostanza, noi fummo favoriti oltre misura dalla sorte, e potemmo vedere di pieno giorno, sotto tutti i suoi aspetti, ciò che fu dato vedere a pochissimi toristi: la popolazione tanto strana di questi quartieri. Si facevano i funerali di una miserabile ragazza, uccisa con sette pugnalate in un accesso di gelosia da un marinaio che si era poscia suicidato. Questa funebre cerimonia avea messo in moto tutto il pubblico del luogo, e le vie di White Chapel, di Leman e tutte le adiacenti ed affluenti rigurgitavano di gente. Non si può dire quel che vedemmo passare di cappelli neri sfondati, di abiti unti e bisunti, di scarpe scucite e rotte; quante donne giovani e vecchie dai cappellini di nessun colore, dagli scialli pieni di buchi e di macchie luride, quanti ragazzi in sordidi cenci!... Non una calza, non una camicia; capelli che non videro mai il pettine, barbe incolte, dove la polvere si cacciò a suo bell’agio, dove le pagliuzze ed i fili di cotone aveano fatto una specie di nido; d’ogni lato la pelle si mostrava attraverso le squarciature dei vestiti, una pelle nera, terrea, coi pori otturati. La sporcizia ha i suoi vantaggi: questa pelle impermeabile, impedendo la traspirazione, le perdite del corpo diventano quasi nulle, e così si economizza sul pane quotidiano, che non è sempre là pronto alla stessa ora.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ricordi di Londra
di Edmondo De Amicis
Treves Milano
1874 pagine 86

   





Esposizione White Chapel Leman