Pagina (180/192)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Hanno un ricchissimo corredo di proposizioni e di giri di frase, arguti, svelti, elasticissimi, con cui se la cavano dalle strette più difficili, e tagliano la parola a uno spirito più profondo ma meno destro. Ci sono molti Parigini, certo, che sono spiritosissimi; ma questi lavorano per tutti. La superiorità loro è che il grosso della popolazione è un eccellente conduttore di questa specie d’elettricità dell’ingegno, per cui il motto arguto detto da uno la mattina, girando con rapidità meravigliosa, diventa proprietà di mille la sera, e ciascuno è sempre ricco di tutta la ricchezza circolante. Ma che il gamin di Parigi sia proprio di tanto
      più arguto del vallione di Napoli e del becerino di Firenze? E come ci studiano! Si preparano per i pranzi, vanno alla conversazione col repertorio già scelto e ordinato, e conducono il discorso a zig zag, a salti, a giravolte, a sgambetti, con un’arte infinita, per metter fuori, in quel dato momento, il gran tesoro d’una corbelleria. E questi spiritosi di seconda mano si somiglian tutti; sentito un commis voyageur, ne avete sentito mille. Ci son certi ingredienti e un certo meccanismo per distillare quello spirito, che una volta scoperti, è finita, come delle botte «di riserva» degli schermitori. Ma ci tengono! Fa pietà e dispetto davvero, vedere il vecchio acciaccoso, affetto d’incipiente delirium tremens, che quando è riuscito, nella folla, a infilare un giochetto di parole che fa sorridere cinque grulli, rialza la fronte sfolgorante di gloria e di gioia, e se ne va beato per una settimana!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ricordi di Parigi
di Edmondo De Amicis
Treves Milano
1879 pagine 192

   





Parigini Parigi Napoli Firenze